Scritture delle migrazioni: passaggi e ospitalità

L.Restuccia, G.Santangelo

Scritture delle migrazioni: passaggi e ospitalità

Écritures des migrations:
passages et hospitalités

35,80 €

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Codice B7020 ISBN 978-88-6017-058-3

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Descrizione
Sono raccolti in questo volume gli Atti del Colloquio internazionale dell'Associazione "Italiques" che ha avuto luogo il 10 dicembre 2005.
Il tema scelto per dar vita al secondo incontro palermitano, e ritenuto di grande attualità dal Comitato Scientifico, ben si inserisce nell'alveo delle iniziative politico-culturali che vedono impegnata "Italiques" nel proficuo incontro con il variegato mosaico delle culture mediterranee. Una linea culturale, questa, che ha portato di recente l'Associazione, a seguito dell'incontro con sensibilità e progettualità comuni attive nella Università degli studi di Palermo, ad aprire, secondo quanto stabilito sulla base di una convenzione, la propria sede di rappresentanza in Italia, allo scopo di favorire ed incrementare gli scambi culturali con i Paesi rivieraschi.
Il rapporto dialettico tra il Mediterraneo e l'Europa, ineludibilmente intessuto di multiculturalità, ha da sempre trovato, e continua ancor oggi a trovare, non pochi ostacoli alla realizzazione di quel che resta forse l'unico obiettivo da perseguire e, cioè, l'interculturalità.
Ben si comprende, allora, come abbiano potuto opportunamente confluire all'interno del volume di Atti spunti di riflessione armonizzati da un progetto culturale che fa della non sempre semplice dialettica delle migrazioni altrettali occasioni di "passaggi" a volte inattesi e di "ospitalità" spesso, ma non sempre, generose.
Che una tale ricca e complessa tematica trovi da sempre la propria più stimolante trattazione nella scrittura è cosa, già di per sè, ampiamente assodata. E' ben per questo, allora, che trovano collocazione nel volume scritti dell'italiano Vincenzo Consolo, del marocchino Abdelkebir Khatibi e dell'algerina Assia Djebar. Così come, allo stesso modo, gli studiosi che hanno accolto l'invito di "Italiques" si sono impegnati, in un labirintico intersecarsi di aspetti linguistici e storico-letterari, nell'analisi di testi di autori d'ogni provenienza geografica che hanno saputo vergare nelle loro pagine le più recondite pulsioni dell'animo in preda alla dilacerante ricerca dell'identità, al perenne dramma della migrazione, alla accettazione del plurilinguismo, alla non sempre indolore utilizzazione della lingua del colonizzatore, giungendo, in certi casi, fino alla "invenzione" di una "scrittura migrante".