Risorse per l'inclusione

A.Goussot, E.Annaloro

Risorse per l'inclusione

L'inclusione come risorsa

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Piano dell'opera
B

carta ebook/ebook+ webook

A.Goussot, E.Annaloro

Risorse per l’inclusione

ISBN 9788868892289

29,00 €

C

ebook/ebook+ webook

A.Goussot, E.Annaloro

Risorse per l’inclusione

ISBN 9788868893927

20,43 €

Descrizione

Insegnanti come intellettuali in azione

Questo libro vuol essere uno strumento pratico e teorico per gli insegnanti e i loro allievi che operano ogni giorno in situazioni complicate, in classi eterogenee e spesso considerate difficili. La gestione del processo d’insegnamento/apprendimento, difatti, non coinvolge soltanto la figura dell’insegnante, ma anche l’alunno, con i suoi vissuti, i suoi legami familiari, e l’oggetto disciplinare che fa da mediatore in questa relazione particolarmente complessa. Di qui la scelta di rendere il volume capovolgibile: una parte (A) rivolta agli insegnanti, l’altra (B) rivolta agli studenti e alle loro famiglie. La reversibilità dei punti di vista, il valore della relazione educativa e la condivisione di riflessioni e pratiche comuni, sempre richiesti nel confronto con gli altri, sono messi così in primo piano sin dalle scelte grafiche. È una scelta di contenuti, non solo di forme.

Nella didattica quotidiana prende dunque corpo un “triangolo pedagogico”, i cui vertici sono l’insegnante, lo studente, la disciplina. La triangolazione di questi elementi richiede, all’insegnante in prima battuta, una forte competenza di mediazione a livello pedagogico. Il docente che cerca di avviare percorsi inclusivi deve sapere ascoltare e osservare i propri studenti nell’attività didattica e fare di quest’ultima un processo vivo che produce un clima positivo in classe e attiva motivazioni e curiosità. Non è un compito facile, soprattutto se consideriamo il senso di delegittimazione che spesso investe gli insegnanti italiani e la tendenza a farne dei tecnici specializzati, degli operatori microspecialistici privi di un mandato sociale ampio e chiaro. L’insegnante inclusivo è però altro: è ben più di un tecnico, di un somministratore di protocolli operativi, di un burocrate o di uno specialista di patologie più o meno acclarate. L’insegnante inclusivo, curricolare o di sostegno che sia, è un intellettuale in azione, un ricercatore riflessivo che istituisce nella propria pratica un delicato equilibrio tra istruzione, cioè tra acquisizione di saperi e conoscenze, ed educazione, cioè l’accessibilità a questi saperi e conoscenze tramite modalità relazionali. Non è infatti possibile l’una cosa senza l’altra. L’equilibrio tra istruzione ed educazione è il nodo più critico di tutta la storia dell’educazione, ma è solo attraverso di esso che è possibile incidere sulla formazione delle persone. È a questa figura di insegnante come intellettuale che ci rivolgiamo nel lato A del volume, composto da una ricognizione dei confini del campo di cui ci occuperemo (capitolo A1), un excursus sui maestri della pedagogia speciale che hanno segnato la storia dell’educazione e offrono ancor oggi validi spunti per la didattica (capitolo A2), un richiamo forte alle pratiche didattiche di osservazione pedagogica (capitolo A3) e di gestione inclusiva del gruppo classe (capitolo A4).

Un paradigma inclusivo pedagogico e dinamico

L’insegnante inclusivo è un “esperto” di un sapere pratico che implica la conoscenza di tecniche e metodologie didattiche capaci di favorire gli apprendimenti e lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni, ma è anche un “artigiano” in grado di inventare e creare metodi e attività in situazioni apparentemente impossibili.

Nel lato A affronteremo quindi anche le strategie didattiche agite dagli insegnanti (capitolo A5), presenteremo i principali lineamenti e modelli di valutazione formativa e infine riassumeremo le tappe del percorso inclusivo in 10 passi che accompagnano la relazione educativa dal momento della conoscenza fra insegnanti e studenti al momento del loro congedo. Gli adempimenti burocratici previsti lungo questo percorso sono ancora una volta letti in chiave relazionale e collocati all’interno di un paradigma inclusivo pedagogico e dinamico.

La persona disabile, il ragazzo svantaggiato, l’alunno che non parla italiano nei reali processi inclusivi delle nostre classi non sono soltanto oggetto di particolari attenzioni e destinatari di interventi d’aiuto, ma sono, per la loro stessa dissomiglianza, ricchezza per tutti gli altri. Come scriveva Franco Fortini «un’esperienza intellettuale mostra i suoi limiti quando ignora il diverso che è suo contemporaneo, quando non lo affronta o non lo implica: sono peccati per ignoranza di quel che c’è già, non per mancata previsione di quel che non c’è ancora». La seconda parte del titolo, L’inclusione come risorsa (corrispondente al lato B del volume) esprime allora il bisogno di valorizzare «quel che c’è già» e la disponibilità ad una radicale implicazione con chi è diverso.