1939-1945
Giovan Battista Palumbo fondò la sua Casa Editrice nel 1939. L’avvio della attività editoriale coincise purtroppo con lo scoppio della seconda guerra mondiale e l’entrata in guerra dell’Italia nell’anno successivo finì col frenare ogni forma di iniziativa della neonata Casa editrice. Dopo gli anni bui della guerra la produzione poté finalmente riprendere a pieno ritmo, pur tra le mille difficoltà del dopoguerra.
Dal 1945 alla fine degli anni Cinquanta
L’operato di G.B.Palumbo fu caratterizzato, sin dalle sue prime fasi, da una profonda collaborazione professionale ed umana con alcuni dei più noti protagonisti della cultura italiana dell’epoca: Giovanni Papini, Fernando Palazzi, Enzo Palmieri, Vito Fazio Almayer, Giuseppe Cocchiara, Raffaello Morghen. Nomi ai quali si aggiunsero negli anni quelli di una nuova generazione di intellettuali di primo piano: Bruno Lavagnini, Giusto Monaco, Emidio De Felice.
Fra la fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Cinquanta la casa editrice si impegna prevalentemente nel settore universitario.
Gli anni Sessanta
All’inizio degli anni Sessanta, l’interesse di Palumbo per l’editoria scolastica acquista maggiore impulso. In questi anni inizia la collaborazione con uno dei maggiori studiosi e intellettuali del tempo, Giuseppe Petronio, che pubblica nel 1964 con la Palumbo il celebre manuale L’attività letteraria in Italia, un testo che rinnova profondamente lo studio della letteratura italiana e verrà adoperato da generazioni di studenti liceali ed universitari.
Petronio dirige anche una collana che diverrà presto un punto di riferimento per gli studiosi di italianistica “Storia della critica”; nel 1967 dirigerà per la Palumbo la rivista “Problemi”, che oltre a pubblicare saggi di ampia valenza culturale, affronterà problemi di metodologia e didattica e porterà avanti gli studi di Petronio sulla letteratura di massa e di consumo.
Gli anni Settanta
Dal 1972 la rivista verrà affiancata dalla collana "Problemi-Libri", che accoglierà testi tesi ad informare criticamente e a focalizzare aspetti e tendenze della cultura contemporanea. Fra i suoi titoli più rappresentativi vi sono Il caso Verga, curato da Alberto Asor Rosa, Folklore e antropologia di Alberto Maria Cirese, Società e comunicazione di massa di Gianni Statera,Il cinema di l.Bunuel di Giorgio Tinazzi.
Nel 1975 Giovan Battista Palumbo pubblica il Vocabolario della lingua e della civiltà italiana contemporanea, curato da Emidio De Felice, glottologo dell’università di Genova e da Aldo Duro, direttore del Vocabolario della lingua italiana della Treccani.
Gli anni Ottanta
Nel 1980 Palumbo coinvolge in un’operazione scolastica un altro grande intellettuale del periodo, Leonardo Sciascia, di cui pubblica un’antologia italiana per le medie dal titolo L’età e le età, curata insieme a Giuseppe Passarello e Susi Siino.
Dei primi anni Ottanta è la storia della letteratura latina di Giusto Monaco, Gaetano De Bernardis e Andrea Sorci, L’attività letteraria nell’antica Roma, cui seguirà nei primi anni Novanta la storia della letteratura greca sempre di Giusto Monaco con Mario Casertano e Gianfranco Nuzzo, L’attività letteraria nell’antica Grecia.
Nel 1986 scompare Giovan Battista Palumbo, lasciando la guida della Casa Editrice ai figli Giorgio e Mario.
Fra la fine degli anni Ottanta e i primi degli anni Novanta vengono avviate, assieme all’intensa attività culturale del Centro Studi intestato al fondatore (inaugurato nello stesso 1986), nuove e coraggiose iniziative editoriali.
Gli anni Novanta
Di questa nuova produzione che innova la manualistica scolastica l’operazione più significativa è costituita dall’opera La scrittura e l’interpretazione, storia della letteratura italiana di Romano Luperini, Pietro Cataldi e Lidia Marchiani. L’opera diventerà immediatamente (1996) un punto di riferimento nel settore disciplinare, anche perché collegata ad una serie di iniziative editoriali e culturali dirette sempre da Romano Luperini: una collana di monografie sugli autori del Novecento, una collana di audiovisivi didattici (“Le idee e le immagini. Testi, autori e movimenti della letteratura italiana”) che consentono al docente di utilizzare strumenti nuovi e più vicini alla sensibilità degli studenti nell’approccio comunicativo. Sempre in questi anni la Palumbo pubblica la rivista “Allegoria”, mentre nel 1999 nasce “Chichibìo”, bimestrale che si inserisce nel dibattito sui temi inerenti alla politica scolastica e culturale del nostro paese.
Dal 2000 ad oggi
Il catalogo della Casa Editrice si è via via allargato abbracciando parecchie discipline e aprendosi anche ad una costante produzione nell’ambito degli audiovisivi ( nel 2005 è stato prodotto un Docu-film di Giovanna Taviani dal titolo I nostri trent’anni, con il contributo dei maggiori registi italiani: Risi, Monicelli, Bertolucci, Bellocchio, Moretti, Salvatores,Virzì, Giordana). Pur essendo principalmente nota per la sua produzione umanistica, l’attività della casa editrice si è fatta notare anche per una serie di proposte in ambito scientifico, corredate da supporti multimediali che integrano il tradizionale libro di testo. Nel 2005 è stata creata la Palumbo Multimedia, con lo scopo di coniugare le metodologie didattiche e formative tradizionali con le risorse e le potenzialità insite nel sapiente utilizzo delle nuove tecnologie.