Fra gli anni Settanta dell’Ottocento e il primo trentennio del Novecento, Palermo e Parigi, capitali culturali a confronto, sembrano unite da un filo serico robusto quanto magico. Gli intellettuali studiati nei saggi qui raccolti hanno saputo guardare con viva attenzione alla cultura francese pur restando profondamente permeati dalle istanze insopprimibili della humus culturale nella quale s’erano formati. E si tratta di scrittori nei quali, spesso, la cultura transalpina ha finito per operare quale importante momento di decantazione all’interno dell’arduo itinerario di ricerca di una individuale via da percorrere, lungo la quale non perdere, tuttavia, la propria identità culturale e le proprie radici etnico-storiche.