Il testo nasce dalle lezioni dei corsi di «fondamenti di urbanistica» e
di «temi dell’urbanistica contemporanea» collocati al primo anno della
facoltà di Architettura di Palermo rispettivamente nei corsi di laurea
in Urbanistica (Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale)
e in Architettura. È destinato essenzialmente a definire un percorso
formativo di primo approccio alla disciplina urbanistica con l’intento
di avvicinare gli studenti alla comprensione degli elementi della città
e degli strumenti dell’urbanistica. Segue quindi tre tracce. Una prima
traccia è la definizione della misura ovvero di tutto quello che si può
misurare della città per l’urbanistica. Una seconda traccia è data dal
rapporto dell’urbanistica con la storia. Una terza traccia raccoglie
gli strumenti istituzionali dell’urbanistica, i piani, e ne trascrive
le vicende, le necessità anche con argomentazioni riferite alla materia
legislativa. Il testo inoltre sviluppa un secondo binario di
comprensione, oltre il racconto scritto, attraverso un sistema di
tavole disegnate, come alla lavagna, per cogliere concetti dalla storia
della città e dai percorsi che l’urbanistica ha intrapreso. Ciò al fine
di rappresentare come il disegno non sia solo strumento di
rappresentazione, ma linguaggio esso stesso, l’unico capace di far
giungere direttamente alla testa concetti che solo visti e raccontati
non permettono la comprensione del progetto.