L’opera breve, Materiali per una storia di Niceforo
Briennio, nobiluomo vissuto a cavallo tra l’XI
e il XII secolo alla corte di Alessio I Comneno,
è un saggio di come la nobiltà, la lealtà e la
grandezza d’animo si possano concretizzare nelle
due figure centrali su cui si focalizza l’interesse
dello storico: il suocero, l’imperatore Alessio I, e il
nonno, l’omonimo Niceforo Briennio, avversari
su fronti opposti ma leali e cavallerescamente
rispettosi del codice dell’onore. Marito innamorato
e riamato dalla principessa Anna Comnena, che
dai Materiali prenderà spunto per la sua fluente e
travolgente Alessiade, Niceforo espletò con rigore
e con puntualità la sua intensa attività militare e
diplomatica alla corte imperiale. Per la sua personale
esperienza di combattente sui campi di battaglia
lo scrittore si dimostra buon conoscitore delle
tecniche belliche di manovre, di assedi, di imboscate
e di combattimenti corpo a corpo: particolarmente
rilevante è la descrizione di battaglie campali
decisive, come quella di Mantzikert (1070) che
segnò l’ingresso dei Turchi Selgiuchidi in Asia
Minore, giunti vittoriosi a minare la stabilità
dell’impero. Quest’opera, che copre solo dieci anni
dal 1070 al 1081, con la narrazione di incontri al
vertice, dove si impongono ministri, funzionari di
palazzo, ciambellani, potentissimi eunuchi, fosche
eminenze grigie, gran domestici delle Schole e dove
anche le donne giocano il loro ruolo con i loro
drammi, ci offre un interessante e variegato spaccato
della Bisanzio del tempo. Ma, comunque, aleggia
sempre un taglio epico, ricco di un’atmosfera in cui
domina una concezione aristocratica e cavalleresca
della vita. E su tutto si staglia lo scrittore con
la sua raffinatezza di garbato gentiluomo, tanto
leale, onesto e fedele all’imperatore Giovanni II
Comneno da rifiutare l’opportunità, che gli veniva
offerta col colpo di stato ordito dalla moglie Anna
ai danni del fratello, di ascendere al soglio imperiale.