C'è provocatoria solidarietà tra la portata eversiva del messaggio tragico di Seneca — sul chaos che devasta 'sistematicamente' le regioni del male — e la tenuta delle strutture testuali destinate a trasmetterlo, in antitesi ma non in contraddizione con la costruzione del cosmos morale operata dal filosofo. Il libro raccoglie intorno a questa idea-madre i contributi — rivisitati e, ove utile, aggiornati (c'è anche un inedito) — d'un trentennio di ricerche, articolandosi in cinque sezioni. La prima, Poetica e ideologia, ricerca, tenendo a fronte il pensiero del moralista, le cifre teoriche della sua drammaturgia, mettendo in luce categorie paradossali e fondamentali antinomie. La seconda, Struttura e azione, esamina in re i `pilastri' del sistema tragico di Seneca, funzioni prologiche ed epilogiche, strategie corali, gioco delle parti. A sua volta la terza, Drammi e personaggi, si addentra, con obiettivi diversificati ma sinergici, negli intrecci, nelle pieghe dei testi e tra le singole persone dell'intero corpus. Il Fortleben tardoantico di Seneca tragico, e anche filosofo, è oggetto della quarta sezione, Due momenti della fortuna antica; mentre la quinta e ultima, Epilogo (e riepilogo), intende proporre il consuntivo, sul piano strutturale (le architetture del chaos) ed eidografico (la tragedia senecana come eidos del nefas).